Ricostruzione, vittoria parziale per l'Abruzzo: per l'Usr in arrivo il 50% di personale in più

L’AQUILA – Un importante risultato è stato ottenuto nel corso della riunione, che si è svolta oggi pomeriggio a Roma, della Cabina di regia per la Ricostruzione, coordinata dal commissario Sisma 2016, Piero Farabollini. Nella distribuzione delle nuove 200 unità di personale, la Regione Abruzzo è riuscita a ottenere un’attribuzione superiore al passato del 50%, ovvero il 15% del totale di quello previsto dal Decreto Sblocca Cantieri. Le 30 nuove unità rappresentano 10 persone in più rispetto a quelle che sarebbero toccate all’Abruzzo seguendo le regole di attribuzione seguite in passato. Il presidente Marco Marsilio, anche nel corso dell’incontro della settimana scorsa, aveva lungamente sostenuto la necessità di ottenere un’equa distribuzione del personale da inserire negli uffici della ricostruzione.
“Si tratta di un’importante riconoscimento del fabbisogno che ha la Regione e del fatto che fino ad oggi fosse sottostimato il peso reale dei danni e delle reali necessità per garantire la ricostruzione abruzzese rispetto a Lazio, Umbria e Marche – ha detto il Governatore -. A queste 30 unità se ne aggiungeranno anche altre 20, che verranno assunte grazie al recupero delle economie dei fondi non spesi negli anni passati. Anche qui siamo riusciti a recuperare, e non era scontato, risorse utili per garantire il funzionamento degli uffici. Entro 2/3 mesi, il tempo di fare le procedure di assunzione e di cominciare a formare il personale, l’Ufficio della Ricostruzione di Teramo vedrà di fatto più che raddoppiare il personale e la propria capacità di lavoro – ha concluso il presidente Marsilio".
IL sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, presente alla riunione a Roma, sostiene che "è stato restituito all’Abruzzo quello che gli era stato tolto facendo valere i numeri del terremoto nella nostra regione. Si torna da Roma con una notizia positiva e la speranza di cambiare passo radicalmente rispetto al passato – ha aggiunto D’Alberto – . Adesso dobbiamo far fruttare questo incremento di personale, cercando di sbloccare finalmente una ricostruzione che è ferma e che dovremo porre come tema al prossimo governo, perché francamente il numero di 200 unità di personale per 138 comuni è ridicolo e offende profondamente il cratere sismico del Centro Italia". Per il primo cittadino il tema da porre allo Stato è "puntare a una verifica normativa che tenga conto delle nostre esigenze che non possono essere più sottovalutate". 
Farabollini ha assegnato le 200 unità con questa ripartizione: 30 all’Abruzzo, 27 ciascuna all’Umbria e al Lazio, 116 alle Marche. "L’accordo raggiunto per la ripartizione del personale destinato alla ricostruzione dal decreto legge ‘Sblocca Cantieri’ – commenta il commissario Farabollini – innesta linfa vitale nei processi istruttori e rappresenta un’ulteriore occasione per ribadire che la ricostruzione non prescinde dalla condivisione di intenti e risorse nel comune sforzo di dare risposte ai territori". Le riunioni della ‘cabina’ si sono tenute nell’ultima settimana con vice commissari e Sindaci rappresentanti Anci per "individuare i criteri per la ripartizione e la modalita’ di reclutamento delle 200 risorse aggiuntive da destinare agli Usr e ai Comuni che si accolleranno in toto la gestione delle schede con esito B, C, E-L4".